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Il cacciatore di storie

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Il libro, pubblicato post mortem, è una serie di riflessioni sugli

argomenti più disparati: storia, costume, sociologia, biografia, politica ecc.

L'autore, come sempre, non pone limiti alle sue indagini, sconfina libero in ogni campo.

Una delle passioni principali dello scrittore uruguaiano, che visse per dodici anni in esilio per sfuggire alla dittatura del suo paese, era il calcio.

Scrisse infatti: Splendori e miserie del gioco del calcio.

Serve ricordare, inoltre, che Galeano, come spesso gli scrittori sudamericani, sia fortemente antimperialista, evidenziando perciò le malefatte dei norteamericanos.

La sua è una battaglia personale fra l'essere indigno o indignados.

Attentissimo a tutta la cultura delle varie popolazioni pre-colombiane: navajo, guaranì, mapuches, pawnees, quechue, tehuelches.

Tutte etnie sterminate prima dai conquistadores e poi dai colonizzatori ottocenteschi.

Molto belli i racconti di fantasia; fra tutti: La luna.

Il suo intento dichiarato è di raccontare la Storia Grande partendo dalle storie piccole, dalla gente minuta.

Salta all'occhio come l'ottica, il mondo che vivono questi autori sudamericani, sia completamente differente da quello europeo.

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